Panico - D.A.P.


Il disturbo di panico è una forma di disagio che si manifesta con sintomi complessi da gestire, tra cui iperventilazione, tachicardia, paura di impazzire/perdere il controllo o di morire, sudorazione fredda, tremori, eccetera. In coloro che soffrono di attacchi di panico, il sistema di allarme e vigilanza, risulta compromesso e si attiva anche in presenza di stimoli neutri o minimamente attivanti. I sintomi del panico si manifestano prevalentemente in situazioni in cui non sono presenti reali minacce all'integrità fisica della persona.

Le conseguenze tipiche del disturbo di panico sono gli evitamenti, ossia meccanismi difensivi che portano i soggetti ad evitare tutte le situazioni che possono causare un attacco o che in passato hanno favorito l'esordio della sintomatologia. Il panico può rappresentare di per sé un evento traumatico e, in genere, è preceduto da esperienze ad alto impatto emotivo.

Con l'E.M.D.R. si rielaborano gli stati traumatici relativi al ricordo dell'attacco di panico e gli altri ricordi del passato correlati, consentendo così anche una comprensione cognitiva del disturbo con conseguente adattamento comportamentale. La persona è inoltre preparata ad eliminare gli evitamenti affrontando possibili situazioni ansiogene legate a tale disturbo (per es. uscire di casa, guidare l'automobile, camminare per strade affollate) anche attraverso tecniche di tipo immaginativo.  

L'uso dell'E.M.D.R. permette di destrutturare le associazioni tra le circostanze neutre e i sintomi scaturiti in precedenza, consentendo quindi alla persona di gestire l'ansia anticipatoria (paura della paura) con conseguente incremento della percezione di sicurezza e della qualità della vita.